Temistocle, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA X
 
 ASPASIA, ROSSANE e SEBASTE
 
 ROSSANE
 (Io mi sento morir).
 ASPASIA
                                        Scusa, Rossane,
985un dover che m'astrinse...
 ROSSANE
                                                  Agli occhi miei
 involati, superba. Hai vinto, il vedo,
 lo confesso, ti cedo,
 brami ancor più? Vuoi trionfarne? Ormai
 troppo m'insulti; ho tollerato assai.
 ASPASIA
 
990   L'ire tue sopporto in pace,
 compatisco il tuo dolore;
 tu non puoi vedermi il core,
 non sai come in sen mi sta.
 
    Chi non sa qual è la face
995onde accesa è l'alma mia
 non può dir se degna sia
 o d'invidia o di pietà. (Parte)