Siroe re di Persia, Venezia, Rossetti, 1726

 SCENA XIV
 
  Gran piazza di Seleucia con veduta del palazzo reale e con apparato magnifico, ordinato per la coronazione di Medarse, che poi serve per quella di Siroe. Nell’aprir della scena si vede una mischia tra i ribelli e le guardie reali, le quali sono rincalzate e fuggono.
 
 COSROE, EMIRA e SIROE l’uno doppo l’altro, indi ARASSE con tutto il popolo; Cosroe difendendosi da alcuni congiurati cade
 
 COSROE
 Vinto ancor non son io.
 EMIRA
 Arrestatevi amici, il colpo è mio.
 SIROE
1510Ferma Emira, che fai? Padre, io son teco.
 Non temer.
 EMIRA
                        Empio ciel.
 COSROE
                                               Figlio tu vivi!
 SIROE
 Io vivo e posso ancora
 morir per tua difesa.
 COSROE
                                         E chi fu mai
 che serbò la tua vita?
 ARASSE
                                         Io la serbai.
1515Libero il prence io volli
 non oppresso il mio re, di più non chiede
 il popolo fedel, se il tuo contento
 non fa la mia discolpa
 puoi la colpa punir.
 COSROE
                                      Che bella colpa.