Temistocle, Torino, Reale, 1757

 SCENA II
 
 SERSE e TEMISTOCLE
 
 SERSE
 Temistocle.
 TEMISTOCLE
                        Gran re.
 SERSE
                                          Di molto ancora
 debitor ti son io. Mercé promisi
590a chi fra noi Temistocle traesse;
 l'ottenni; or le promesse
 vengo a compir.
 TEMISTOCLE
                                Né tanti doni e tanti
 bastano ancor?
 SERSE
                               No; di sì grande acquisto,
 onde superbo io sono,
595parmi scarsa mercé qualunque dono.
 TEMISTOCLE
 E vuoi...
 SERSE
                   Vo' della sorte
 corregger l'ingiustizia e sollevarti
 ad onta sua. Già Lampsaco e Miunte
 e la città che il bel Meandro irriga
600son tue da questo istante; e Serse poi
 del giusto amore, onde il tuo merto onora,
 prove darà più luminose ancora.
 TEMISTOCLE
 Deh sia più moderato
 l'uso, o signor, del tuo trionfo; e tanto
605di mirar non ti piaccia
 Temistocle arrossir. Per te finora
 che feci?
 SERSE
                    Che facesti? E ti par poco
 credermi generoso?
 Fidarmi una tal vita? Aprirmi un campo
610onde illustrar la mia memoria? E tutto
 rendere a' regni miei
 in Temistocle sol quanto perdei?
 TEMISTOCLE
 Ma le ruine, il sangue,
 le stragi onde son reo...
 SERSE
                                             Tutto compensa
615la gloria di poter nel mio nemico
 onorar la virtù. L'onta di pria
 fu della sorte e questa gloria è mia.
 TEMISTOCLE
 Oh magnanimi sensi
 degni d'un'alma a sostener di Giove
620le veci eletta! Oh fortunati regni
 a tal re sottoposti!
 SERSE
                                    Odimi. Io voglio
 della proposta gara
 seguir l'impegno. Al mio poter fidasti
 tu la tua vita; al tuo valore io fido
625il mio poter. Delle falangi perse
 sarai duce sovrano. In faccia a tutte
 le radunate schiere
 vieni a prenderne il segno. Andrai per ora
 dell'inquieto Egitto
630l'insolenza a punir; più grandi imprese
 poi tenterem. Di soggiogare io spero
 con Temistocle al fianco il mondo intero.
 TEMISTOCLE
 E a questo segno arriva,
 generoso mio re...
 SERSE
                                    Va', ti prepara
635a novelli trofei. Diran poi l'opre
 ciò che dirmi or vorresti.
 TEMISTOCLE
                                                Amici dei,
 chi tanto a voi somiglia
 custoditemi voi. Fate ch'io possa
 memore ognor de' benefizi sui
640morir per Serse o trionfar per lui.
 
    Ah d'ascoltar già parmi
 quella guerriera tromba
 che fra le stragi e l'armi
 m'inviterà per te.
 
645   Non mi spaventa il fato,
 non mi fa orror la tomba,
 se a te non moro ingrato,
 mio generoso re. (Parte)