Temistocle, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA VI
 
 SERSE, poi ROSSANE con un foglio
 
 SERSE
 Dove il mio duce, il mio
 Temistocle dov'è? D'un re che l'ama
1220non si nieghi agli amplessi.
 ROSSANE
                                                    Io vengo, o Serse,
 su l'orme tue.
 SERSE
                            (Che incontro!)
 ROSSANE
                                                           Odimi; e questa
 sia pur l'ultima volta.
 SERSE
                                          Io so, Rossane,
 so che hai sdegno con me; so che vendetta
 minacciarmi vorrai...
 ROSSANE
                                          Sì, vendicarmi
1225io voglio, è ver; son troppo offesa. Ascolta
 la vendetta qual sia. Serse, è in periglio
 la tua vita, il tuo scettro. In questo foglio
 un disegno sì rio
 leggi, previeni e ti conserva. Addio. (Gli dà il foglio e vuol partire)
 SERSE
1230Sentimi, principessa;
 lascia che almen del generoso dono...
 ROSSANE
 Basta così; già vendicata io sono.
 
    È dolce vendetta
 d'un'anima offesa
1235il farsi difesa
 di chi l'oltraggiò.
 
    È gioia perfetta
 che il cor mi ristora
 di quanti finora
1240tormenti provò. (Parte)