Zenobia, Vienna, van Ghelen, 1737

 SCENA VII
 
 TIRIDATE e ZENOBIA in disparte
 
 TIRIDATE
 Dunque è morta Zenobia? E tu respiri
 sventurato cor mio? Per chi? Che speri?
 Che ti resta a bramar? Gli agi, i tesori,
 la grandezza real, l'onor, la vita
330m'eran cari per lei. Mancò l'oggetto
 d'ogni opra mia, d'ogni mia cura. Il mondo
 è perduto per me. No stelle ingrate (Si leva)
 dal mio ben non sperate
 dividermi per sempre. Ad onta vostra
335ne' regni dell'obblio
 m'unirà questo ferro all'idol mio. (Stringe uno stile)
 ZENOBIA
 (Ohimè!)
 TIRIDATE
                     L'onda fatale
 deh non varcar dolce mia fiamma; aspetta
 che Tiridate arrivi;
340ecco... (Vuol ferirsi)
 ZENOBIA
                Fermati. (Trattenendolo)
 TIRIDATE
                                   Oh dei! (Rivolgendosi)
 ZENOBIA
                                                    Fermati; e vivi. (Vuol partire)
 TIRIDATE
 Zenobia, anima bella! (Vuol seguirla)
 ZENOBIA
 Guardati di seguirmi. Io non son quella. (Parte)