Zenobia, Vienna, van Ghelen, 1737

 SCENA VI
 
 ZOPIRO e poi ZENOBIA
 
 ZOPIRO
695Compagni olà; parte di voi da lungi
 cautamente l'osservi. Ambo i rivali
 ecco in mia man. Posso a mia voglia adesso
 sodisfar l'odio mio. Pugnino insieme;
 l'un l'altro opprima; e il vincitor già stanco
700sia da' miei fidi oppresso; ed io frattanto
 con Zenobia fuggendo... Eccola. Amici.
 La principessa arriva,
 tornatevi a celar; ma quando parta
 seguite i passi suoi. Mia fra momenti
705sarà quella beltà. Così quel core
 ancor lo fosse. Un mel contende e ignoro
 s'è Tiridate o Radamisto. Oh fiera
 smania di gelosia
 aver rivale e non saper qual sia!
710Voglio saperlo; il custodito arcano
 vuo' strapparle dal seno,
 conoscer voglio il mio nemico almeno.
 ZENOBIA
 Forse questi è il mio sposo... Ah no. Zopiro
 tu qui? Perché?
 ZOPIRO
                                Mia principessa oh come
715giungi opportuna! Un tuo consiglio io bramo,
 anzi un comando tuo. D'affar si tratta
 che interessa il tuo cor.
 ZENOBIA
                                             Prima il consorte
 lascia ch'io trovi.
 ZOPIRO
                                  Il perderlo dipende
 o il trovarlo da te.
 ZENOBIA
                                   Che?
 ZOPIRO
                                               Senti. Io deggio
720inevitabilmente o a Radamisto
 dar morte o a Tiridate.
 ZENOBIA
                                            Ah...
 ZOPIRO
                                                       Taci. Il primo
 già da' miei fidi è custodito; e l'altro
 da un finto messo, a nome tuo, con questa
 gemma per segno, ove l'insidia è tesa
725tratto sarà.
 ZENOBIA
                       Donde in tua man...
 ZOPIRO
                                                             Finisci
 pria d'ascoltar. Qual di lor voglio io posso
 uccidere o salvar. L'arbitrio mio
 dal tuo dipenderà. Tu l'uno amasti,
 sei sposa all'altro. In vece mia risolvi;
730qual vuoi condanna e qual ti piace assolvi.
 ZENOBIA
 Dunque... Misera me! Qual empio cenno!
 Per qual ragion? Chi ti costringe...
 ZOPIRO
                                                                È troppo
 lungo il racconto e scarso il tempo. Assai
 ne perdei te cercando. Apri il tuo core
735e lasciami partir.
 ZENOBIA
                                  Numi! E tu prendi
 sì scellerato impiego ed inumano?
 ZOPIRO
 Il comando è sovrano; e a me la vita
 costeria trasgredito.
 ZENOBIA
                                       E qual castigo,
 qual premio o quale autorità può mai
740render giusta una colpa?
 ZOPIRO
                                                Addio. Non venni
 teco a garrir. Nella proposta scelta
 vedesti il mio rispetto. A mio talento
 risolverò. (Finge voler partire)
 ZENOBIA
                      Ferma.
 ZOPIRO
                                      Che brami?
 ZENOBIA
                                                              Io... Pensa...
 (Assistetemi o dei).
 ZOPIRO
                                       T'intendo, io deggio
745prevenir le tue brame
 senza che parli; è privilegio antico
 già delle belle. Il so; tu Radamisto
 hai ragion d'abborrir. Gl'impeti suoi,
 le ingiuste gelosie, l'empia ferita
750note mi son. Basta così. Fra poco
 vendicata sarai. (Come sopra)
 ZENOBIA
                                 Perfido e credi
 sì malvagia Zenobia? Un sì perverso
 disegno in me...
 ZOPIRO
                                Non ti sdegnar; l'errore
 nacque dal tuo silenzio. Io cerco solo
755la gloria d'ubbidirti. Or che ti spieghi
 Tiridate morrà. (Come sopra)
 ZENOBIA
                                 Sentimi. Oh numi
 la mia virtù voi riducete a prove
 troppo crudeli. Io di mia bocca io stessa
 condannar Tiridate! E che mi fece
760quell'anima fedel? Come poss'io...
 ZOPIRO
 Dubbiti ancor?
 ZENOBIA
                               No, non è dubbio il mio.
 So chi deggio salvar; ma di sua vita
 m'inorridisce il prezzo.
 ZOPIRO
                                             A me non lice
 più rimaner. Decidi o parto.
 ZENOBIA
                                                      Aspetta
765solo un istante. Ah tu potresti...
 ZOPIRO
                                                           Il tempo
 perdiamo inutilmente. O l'uno o l'altro
 deve perir.
 ZENOBIA
                        Dunque perisca... (Oh dio!)
 Dunque salvami...
 ZOPIRO
                                    Chi?
 ZENOBIA
                                                Salvami entrambi
 se pur vuoi ch'io ti debba il mio riposo.
770E s'entrambi non puoi, salva il mio sposo.
 ZOPIRO
 (Ah Radamisto adora). E vuoi la morte
 d'un sì fido amatore?
 ZENOBIA
 Salva il mio sposo e non mi dir chi muore.
 ZOPIRO
 
    Salvo tu vuoi lo sposo?
775Salvo lo sposo avrai;
 lascia del tuo riposo,
 lascia la cura a me.
 
    I dubbi tuoi perdono;
 tutto il mio cor non sai;
780ti spiegherà chi sono
 quel ch'io farò per te. (Parte)