Zenobia, Vienna, van Ghelen, 1740

 SCENA VII
 
 ZOPIRO con seguaci, indi ZENOBIA
 
 ZOPIRO
 Oh che illustre vittoria! I miei nemici
 per me combatteranno; ed io tranquillo
 Zenobia acquisterò! Miei fidi udite. (Escono i suoi seguaci)
735Voi la valle de' mirti
 andate a circondar. Colà verranno
 e Tiridate e Radamisto. Ascosi
 lasciateli pugnar ma quando oppresso
 cada un di loro, il vincitor già stanco
740resti da voi trafitto. Andate e meco
 qualcun rimanga. A Tiridate or deggio (Partono i seguaci a riserva di pochi)
 il messaggio inviar. Ma i miei non sono
 atti a tal opra; ei scoprirebbe... È meglio
 che una ninfa o un pastor... Ma non è quella
745che giunge... Oh fausti dei! Vedete amici
 quella è Zenobia; io la consegno a voi.
 Con forza o con inganno allorch'io parta
 conducetela a me. Più non avrei
 or che bramar se fosse mio quel core,
750o se potessi almeno
 saper chi mel contende; ambo i rivali
 morranno, è ver, ma l'odio mio fra loro
 determinar non posso e l'odio incerto
 scema il piacer della vendetta. Io voglio
755scoprir l'arcano. Una menzogna ho in mente
 che l'istessa Zenobia a dirmi il vero
 costringerà.
 ZENOBIA
                         Che veggo!
 Tu in Armenia o Zopiro?
 ZOPIRO
                                                Ah principessa
 giungi opportuna. Un tuo consiglio io bramo,
760anzi un comando tuo. D'affar si tratta
 che interessa il tuo cor.
 ZENOBIA
                                             Del mio consorte
 or vado in traccia.
 ZOPIRO
                                    Il perderlo dipende
 o il trovarlo da te.
 ZENOBIA
                                   Che?
 ZOPIRO
                                               Senti. Io deggio
 inevitabilmente o a Radamisto
765dar morte o a Tiridate.
 ZENOBIA
                                            Ah...
 ZOPIRO
                                                       Taci. Il primo
 già da' miei fidi è custodito; e l'altro
 da un finto messo, a nome tuo, con questa
 gemma per segno, ove l'insidia è tesa
 tratto sarà.
 ZENOBIA
                       Donde in tua man...
 ZOPIRO
                                                             Finisci
770pria d'ascoltar. Qual di lor voglio io posso
 uccidere o salvar. L'arbitrio mio
 dal tuo dipenderà. Tu l'uno amasti,
 sei sposa all'altro. In vece mia risolvi;
 qual vuoi condanna e qual ti piace assolvi.
 ZENOBIA
775Dunque... Misera me! Qual empio cenno?
 Per qual ragion? Chi ti costringe...
 ZOPIRO
                                                                È troppo
 lungo il racconto e scarso il tempo. Assai
 ne perdei te cercando. Apri il tuo core
 e lasciami partir.
 ZENOBIA
                                  Numi! E tu prendi
780sì scellerato impiego ed inumano?
 ZOPIRO
 Il comando è sovrano; e a me la vita
 costeria trasgredito.
 ZENOBIA
                                       E qual castigo,
 qual premio o quale autorità può mai
 render giusta una colpa?
 ZOPIRO
                                                Addio. Non venni
785teco a garrir. Nella proposta scelta
 vedesti il mio rispetto. A mio talento
 risolverò. (Finge voler partire)
 ZENOBIA
                      Ferma.
 ZOPIRO
                                      Che brami?
 ZENOBIA
                                                              Io... Pensa...
 (Assistetemi o dei).
 ZOPIRO
                                       T'intendo, io deggio
 prevenir le tue brame
790senza che parli; è privilegio antico
 già delle belle. Il so; tu Radamisto
 hai ragion d'abborrir. Gl'impeti suoi,
 le ingiuste gelosie, l'empia ferita
 note mi son. Basta così. Fra poco
795vendicata sarai. (Come sopra)
 ZENOBIA
                                 Perfido, e credi
 sì malvagia Zenobia? Un sì perverso
 disegno in me...
 ZOPIRO
                                Non ti sdegnar; l'errore
 nacque dal tuo silenzio. Olà guidate (Ai seguaci)
 la principessa al suo consorte... Io volo
800Tiridate a svenar. (Come sopra)
 ZENOBIA
                                    Sentimi. Oh numi
 la mia virtù voi riducete a prove
 troppo crudeli. Io di mia bocca io stessa
 condannar Tiridate! E che mi fece
 quell'anima fedel? Come poss'io...
 ZOPIRO
805Dubbiti ancor?
 ZENOBIA
                               No, non è dubbio il mio.
 So chi deggio salvar ma di sua vita
 m'inorridisce il prezzo.
 ZOPIRO
                                             A me non lice
 più rimaner. Decidi o parto.
 ZENOBIA
                                                      Aspetta
 solo un istante. Ah tu potresti...
 ZOPIRO
                                                           Il tempo
810perdiamo inutilmente. O l'uno o l'altro
 deve perir.
 ZENOBIA
                        Dunque perisca... (Oh dio!)
 Dunque salvami...
 ZOPIRO
                                    Chi?
 ZENOBIA
                                                Salvami entrambi
 se pur vuoi ch'io ti debba il mio riposo.
 E s'entrambi non puoi, salva il mio sposo.
 ZOPIRO
815(Ah Radamisto adora). E vuoi la morte
 d'un sì fido amatore?
 ZENOBIA
 Salva il mio sposo e non mi dir chi muore.
 ZOPIRO
 
    Salvo tu vuoi lo sposo?
 Salvo lo sposo avrai;
820lascia del tuo riposo,
 lascia la cura a me.
 
    I dubbi tuoi perdono;
 tutto il mio cor non sai.
 Ti spiegherà chi sono
825quel ch'io farò per te. (Parte)