Zenobia, Torino, Reale, 1757

 LICENZA
 
 Se del maggior pianeta
1255l'aspetto luminoso
 altri mirar desia, lo sguardo audace
 non fissa in lui; ma la riflessa immago
 ne cerca in fonte o in lago, ove per l'onda,
 che i rai mal fida rende
1260o in sé parte di lor solo introduce,
 scema il vigor della soverchia luce.
 Giovi l'arte anche a noi. Giacché non osa
 mirarti, eccelsa Elisa,
 rispettoso il pensier, le tue sembianze
1265va cercando in Zenobia e se non giunge
 a vederti qual sei,
 parte almen di tua luce ammira in lei.
 
    Qual de' tuoi pregi, Elisa,
 saria la luce intera,
1270se giunge ancor divisa
 ad abbagliar così?
 
    Se que' sublimi vanti,
 che sparse avaro in tanti,
 in te, felice Augusta,
1275prodigo il cielo unì.
 
 IL FINE