Zenobia, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA VII
 
 ZOPIRO con seguaci, indi ZENOBIA
 
 ZOPIRO
 Oh che illustre vittoria! I miei nemici
 per me combatteranno ed io tranquillo
 Zenobia acquisterò. Miei fidi, udite. (Escono i suoi seguaci)
735Voi la valle de' mirti
 andate a circondar. Colà verranno
 e Tiridate e Radamisto. Ascosi,
 lasciateli pugnar; ma, quando oppresso
 cada un di loro, il vincitor già stanco
740resti da voi trafitto. Andate; e meco
 qualcun rimanga. (Partono i seguaci a riserva di pochi) A Tiridate or deggio
 il messaggio inviar; ma i miei non sono
 atti a tal opra; ei scoprirebbe... È meglio
 che una ninfa o un pastor... Ma non è quella
745che giunge... Oh fausti dei! Vedete, amici,
 quella è Zenobia; io la consegno a voi.
 Con forza o con inganno, allorch'io parto,
 conducetela a me. Più non avrei
 or che bramar, se fosse mio quel core
750o se potessi almeno
 saper chi mel contende. Ambo i rivali
 morranno, è ver; ma l'odio mio fra loro
 determinar non posso; e l'odio incerto
 scema il piacer della vendetta. Io voglio
755scoprir l'arcano. Una menzogna ho in mente
 che l'istessa Zenobia a dirmi il vero
 costringerà.
 ZENOBIA
                         Che veggo!
 Tu in Armenia, o Zopiro?
 ZOPIRO
                                                 Ah principessa,
 giungi opportuna; un tuo consiglio io bramo,
760anzi un comando tuo. D'affar si tratta
 che interessa il tuo cor.
 ZENOBIA
                                             Del mio consorte
 or vado in traccia.
 ZOPIRO
                                    Il perderlo dipende
 o il trovarlo da te.
 ZENOBIA
                                   Che!
 ZOPIRO
                                               Senti. Io deggio
 inevitabilmente o a Radamisto
765dar morte o a Tiridate.
 ZENOBIA
                                            Ah!...
 ZOPIRO
                                                         Taci. Il primo
 già da' miei fidi è custodito; e l'altro
 da un finto messo, a nome tuo, con questa
 gemma per segno, ove l'insidia è tesa
 tratto sarà.
 ZENOBIA
                       Donde in tua man...
 ZOPIRO
                                                             Finisci
770pria d'ascoltar. Qual di lor voglio io posso
 uccidere o salvar. L'arbitrio mio
 dal tuo dipenderà. Tu l'uno amasti,
 sei sposa all'altro; in vece mia risolvi;
 qual vuoi condanna e qual ti piace assolvi.
 ZENOBIA
775Dunque... Misera me! Qual empio cenno!
 Per qual ragion? Chi ti costringe...
 ZOPIRO
                                                                È troppo
 lungo il racconto e scarso il tempo; assai
 ne perdei te cercando. Apri il tuo core
 e lasciami partir.
 ZENOBIA
                                  Numi! E tu prendi
780sì scellerato impiego ed inumano?
 ZOPIRO
 Il comando è sovrano e a me la vita
 costeria trasgredito.
 ZENOBIA
                                       E qual castigo,
 qual premio o quale autorità può mai
 render giusta una colpa?
 ZOPIRO
                                                Addio. Non venni
785teco a garrir. Nella proposta scelta
 vedesti il mio rispetto. A mio talento
 risolverò. (Finge voler partire)
 ZENOBIA
                      Ferma.
 ZOPIRO
                                      Che brami?
 ZENOBIA
                                                              Io... Pensa...
 (Assistetemi, o dei).
 ZOPIRO
                                        T'intendo; io deggio
 prevenir le tue brame
790senza che parli; è privilegio antico
 già delle belle. Il so, tu Radamisto
 hai ragion d'abborrir. Gl'impeti suoi,
 le ingiuste gelosie, l'empia ferita
 note mi son; basta così. Fra poco
795vendicata sarai. (In atto di partire)
 ZENOBIA
                                 Perfido! E credi
 sì malvagia Zenobia? Un sì perverso
 disegno in me...
 ZOPIRO
                                Non ti sdegnar; l'errore
 nacque dal tuo silenzio. Olà, guidate (Ai seguaci)
 la principessa al suo consorte... Io volo
800Tiridate a svenar. (In atto di partire)
 ZENOBIA
                                    Sentimi. (Oh numi,
 la mia virtù voi riducete a prove
 troppo crudeli! Io di mia bocca, io stessa
 condannar Tiridate! E che mi fece
 quell'anima fedel? Come poss'io...)
 ZOPIRO
805Dubiti ancor?
 ZENOBIA
                             No, non è dubbio il mio;
 so chi deggio salvar; ma di sua vita
 m'inorridisce il prezzo.
 ZOPIRO
                                             A me non lice
 più rimaner; decidi o parto.
 ZENOBIA
                                                      Aspetta
 solo un istante. Ah tu potresti...
 ZOPIRO
                                                           Il tempo
810perdiamo inutilmente. O l'uno o l'altro
 deve perir.
 ZENOBIA
                        Dunque perisca... (Oh dio!)
 Dunque salvami...
 ZOPIRO
                                    Chi?
 ZENOBIA
                                                Salvami entrambi,
 se pur vuoi ch'io ti debba il mio riposo;
 e, se entrambi non puoi, salva il mio sposo.
 ZOPIRO
815(Ah Radamisto adora). E vuoi la morte
 d'un sì fido amatore?
 ZENOBIA
 Salva il mio sposo e non mi dir chi muore.
 ZOPIRO
 
    Salvo tu vuoi lo sposo?
 Salvo lo sposo avrai;
820lascia del tuo riposo,
 lascia la cura a me.
 
    I dubbi tuoi perdono;
 tutto il mio cor non sai.
 Ti spiegherà chi sono
825quel ch'io farò per te. (Parte)