L’Ipermestra, Vienna, van Ghelen, 1744

 SCENA PRIMA
 
 DANAO e ADRASTO
 
 DANAO
 Come! Di me già cominciò Linceo
400a sospettar?
 ADRASTO
                         Qual meraviglia? È forza
 ch'ei cerchi la cagione onde Ipermestra
 tanto cangiò. Mille ei ne pensa; in tutti
 teme il nemico; e da' sospetti suoi
 Danao esente non è.
 DANAO
                                        Mi gela Adrasto
405quel dubbio ancor che lieve e passaggiero.
 Mal si nasconde il vero; alfin traspira
 per qualche via non preveduta. Un moto,
 un accento, uno sguardo... Ah s'ei giungesse
 una volta a scoprir...
 ADRASTO
                                        Questo periglio
410vidi, prevenni e de' sospetti suoi
 determinai già l'incertezza. Ei teme
 per opra mia nel suo più caro amico
 il rival corrisposto.
 DANAO
 In Plistene!
 ADRASTO
                         In Plistene. Un de' miei fidi
415cominciò l'opra, io la compii. Dubbioso
 della fé d'Ipermestra
 a me corse Linceo. Me ne richiese;
 io finsi pria d'esser confuso e poi
 debolmente m'opposi e con le fiacche
420mendicate difese
 i sospetti irritai.
 DANAO
                                 Ma qual profitto
 speri da ciò.
 ADRASTO
                          Mille signor. Disvio
 ogni indizio da te; scemo la fede
 ai detti d'Ipermestra,
425se mai parlasse; e l'union disciolgo
 di due potenti amici.
 DANAO
                                         È d'Ipermestra
 Linceo troppo sicuro.
 ADRASTO
                                         Io l'ho veduto
 già impallidir. La gelosia non trova
 mai chiuso il varco ad un amante; è tale
430questa pianta funesta
 che per tutto germoglia ove s'innesta.
 DANAO
 È vero. E se la figlia
 ricusa d'ubbidir, possono appunto
 questi sospetti agevolar la strada
435al primo mio pensiero; ed Elpinice
 il colpo eseguirà.
 ADRASTO
                                  Senza bisogno
 non s'accrescano i rischi. Il buon si perde
 talor cercando il meglio.
 DANAO
                                              Io non pretendo
 far noto ad Elpinice il mio segreto
440pria del bisogno. Avrem ricorso a lei,
 se ci manca Ipermestra. Intanto è d'uopo
 disporla al caso e tocca a te. Va'; dille
 che irato con la figlia or sol per lei
 di padre ho il cor, ch'ella aspirar potrebbe
445al retaggio real, che il grande acquisto
 da lei dipende. Invogliala del trono,
 rendila ambiziosa; e a me del resto
 lascia il pensiero.
 ADRASTO
                                   Ubbidirò. Ma...
 DANAO
                                                                 Veggo
 Ipermestra da lungi. Ad Elpinice
450t'affretta Adrasto; usa destrezza e quando
 già di speranze accesa
 tu la vedrai, di' che a me venga allora.
 ADRASTO
 Signor pria di parlar pensaci ancora.
 
    Pria di lasciar la sponda
455il buon nocchiero imita;
 vedi se in calma è l'onda;
 guarda se chiaro è il dì.
 
    Voce dal sen fuggita
 poi richiamar non vale;
460non si trattien lo strale
 quando dall'arco uscì. (Parte)