Siroe re di Persia, Napoli, Vocola, 1727

 SCENA II
 
 LAODICE e detto
 
 LAODICE
1155Mio re che fai? Freme a la regia intorno
 un sedizioso stuol che Siroe chiede.
 COSROE
 L'avrà, l'avrà. Già d'un mio fido al braccio
 la sua morte è commessa e forse adesso
 per l'aperte ferite
1160fugge l'anima rea. Così gliel rendo.
 LAODICE
 Misera me, che intendo!
 E che facesti mai?
 COSROE
 Che feci? Io vendicai
 l'offesa maestà, l'amore offeso,
1165i tuoi torti ed i miei.
 LAODICE
 Ah che ingannato sei. Sospendi il cenno.
 Nell'amor tuo già mai
 il prence non t'offese, io t'ingannai.
 COSROE
 Che dici!
 LAODICE
                    Amore invano
1170chiesi da Siroe e il suo disprezzo io volli
 con l'accusa punir.
 COSROE
                                     Tu ancor tradirmi?
 LAODICE
 Sì Cosroe, ecco la rea,
 questa s'uccida e l'innocente viva.
 COSROE
 Innocente chi vuol la morte mia!
1175Viva chi t'innamora!
 È reo di fellonia,
 è reo perché ti piacque e vuo' che mora.
 LAODICE
 La vita d'un tuo figlio è sì gran dono
 ch'io temeraria sono
1180se spero d'ottenerlo! A che giovate
 sembianze sfortunate!
 Se placarti non sanno
 mai non m'amasti e fu l'amore inganno.
 COSROE
 Purtroppo anima ingrata io t'adorai.
1185Fin de la Persia al trono
 sollevarti volea né tutto ho detto.
 Ho mille cure in petto,
 ti conosco infedele
 e pur, chi 'l crederia, ne l'alma io sento
1190che sei gran parte ancor del mio tormento.
 LAODICE
 Dunque a le mie preghiere
 cedi o signor. Sia salvo il prence e poi
 uccidimi se vuoi. Sarò felice
 se il mio sangue potrà...
 COSROE
                                              Parti Laodice.
1195Chiedendo la sua vita
 colpa gli accresci e il tuo pregar m'irrita.
 LAODICE
 
    Se il caro figlio
 vede in periglio
 diventa umana
1200la tigre ircana
 e lo difende
 dal cacciator.
 
    Più fiero core
 del tuo non vidi,
1205non senti amore,
 la prole uccidi,
 empio ti rende
 cieco furor. (Parte)