Ipermestra, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA VIII
 
 DANAO ed IPERMESTRA fra’ custodi
 
 DANAO
925Sei contenta, Ipermestra? Al caro amante
 sagrificasti il genitor; trionfa
 dell'opera sublime. Il tuo Linceo
 ben grato esser ti dee d'una sì bella
 prova d'amor. Le sacre leggi, è vero,
930calpesti di natura; è ver, cagione
 sei dello scempio mio; ma il primo vanto
 al tuo nome assicuri
 fra le spose fedeli ai dì futuri.
 IPERMESTRA
 Padre, t'inganni; io non parlai.
 DANAO
                                                          Pretendi
935di deludermi ancor? Non vidi io stesso
 te con Linceo?
 IPERMESTRA
                             Ma non perciò...
 DANAO
                                                             T'accheta,
 figlia inumana, ingrata figlia.
 IPERMESTRA
                                                        E credi?...
 DANAO
 Credo ch'io son l'oggetto
 dell'odio tuo, che di veder sospiri
940fumar questo terreno
 del sangue mio, che tollerar non puoi
 ch'io goda i rai del dì...
 IPERMESTRA
 
    Ah non mi dir così;
 risparmia, o genitor,
945al povero mio cor
 quest'altro affanno.
 
    S'io non ti son fedel,
 un fulmine del ciel...
 
 POPOLO (Di dentro)
 
                                        Mora il tiranno.
 IPERMESTRA
 Ah qual tumulto!
 DANAO
                                  Ogni soccorso è lungi;
950cader degg'io. Le mie ruine almeno
 non siano invendicate. (Snuda la spada)