Antigono, Dresda, s. n., 1744, D-LEm

 SCENA IV
 
 DEMETRIO, poi ALESSANDRO
 
 DEMETRIO
 Che ascoltai! Berenice
565arde per me! Quanto mi disse o tacque
 tutto è prova d'amor. Ma in quale istante,
 numi, io lo so! Qual sacrificio, o padre,
 costi al mio cor! Perdonami se alcuna
 lagrima ad onta mia m'esce dal ciglio;
570benché pianga l'amante, è fido il figlio.
 ALESSANDRO
 Io vidi Berenice
 partir da te. Che ne ottenesti?
 DEMETRIO
                                                         Ottenni
 (oh dio!) tutto o signor. Tua sposa (io moro)
 ella sarà. Le tue promesse adempi;
575io compite ho le mie.
 ALESSANDRO
                                         Fra queste braccia
 caro amico e fedel... Ma quale affanno
 può turbarti così? Piangi o m'inganno.
 DEMETRIO
 
    Piango, è ver; ma non procede
 dall'affanno il pianto ognora;
580quando eccede ha pur talora
 le sue lagrime il piacer.
 
    Bagno è ver di pianto il ciglio
 ma permesso è al cor d'un figlio
 questo tenero dover. (Parte)