Antigono, Dresda, s. n., 1744, D-LEm

 SCENA VIII
 
 ISMENE sola
 
 ISMENE
 Ah già che amar chi l'ama
 quel freddo cor non sa, perché imitando
 anch'io la sua freddezza
 non imparo a sprezzar chi mi disprezza.
 
655   Perché due cori insieme
 sempre non leghi amore?
 E quando sciogli un core
 l'altro non sciogli ancor?
 
    A chi non vuoi contento
660perché lasciar la speme,
 per barbaro alimento
 d'un infelice ardor. (Parte)