Antigono, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA VI
 
 ANTIGONO e detti
 
 ALESSANDRO
                                      I nostri sdegni,
615amico re, son pur finiti; il cielo
 alfin si rischiarò.
 ANTIGONO
                                  Perché? Qual nuovo
 parlar?
 ALESSANDRO
                 Vedesti il figlio?
 ANTIGONO
 Nol vidi.
 ALESSANDRO
                   A lui dunque usurpar non voglio
 di renderti contento
620il tenero piacer. Parlagli e poi
 vedrai che fausto dì questo è per noi.
 
    Dal sen delle tempeste,
 d'un astro all'apparir,
 mai non si vide uscir
625calma più bella.
 
    Di nubi sì funeste
 tutto l'orror mancò;
 e a vincerlo bastò
 solo una stella. (Parte)