Siroe re di Persia, Roma, Leone, 1727

 SCENA XIV
 
 COSROE, EMIRA, MEDARSE e LAODICE
 
 COSROE
 Olà s'osservi il prence.
 EMIRA
                                            A la tua cura
 io veglierò.
 MEDARSE
                        Quand'hai tant'alme fide
 paventi un traditor?
 LAODICE
                                        Troppo t'affanni.
 COSROE
 Chi sa qual sia fedele e qual m'inganni.
 EMIRA
525E puoi temer di me?
 COSROE
                                         No, caro Idaspe;
 anzi tutta confido
 al tuo bel cor la sicurezza mia.
 Scuopri l'indegna trama
 ed in Cosroe difendi un re che t'ama.
 EMIRA
530Ad anima più fida
 commetter non potevi il tuo riposo,
 del mio dover geloso il sangue stesso
 io verserò, signor, quando non basti
 tutta l'opra e 'l consiglio.
 COSROE
535Trovo un amico, allor che perdo un figlio.
 
    Solo di te mi fido;
 vedi che ad ogni passo
 nei lacci d'un infido
 barbaro traditor
540cader pavento.
 
    Mi salvi la pietà
 del tuo fedele amor
 dall'empia crudeltà
 d'un tradimento. (Parte)