Antigono, Torino, Reale, 1757

 SCENA X
 
 BERENICE e detti
 
 BERENICE
                                     Cangiò sembianza,
690Antigono, il tuo fato. Oh fausto evento! (Con affanno d’allegrezza)
 Oh lieto dì! Sappi...
 ANTIGONO
                                       Già so di quanto
 d'Alessandro alla sposa
 son debitor. Ma d'una fé disponi
 che a me legasti, io non disciolsi.
 BERENICE
                                                              Oh dei!
695Non ci arrestiam. Per quel cammino ignoto
 che quindi al mar conduce, alle tue schiere
 sollecito ti rendi ed Alessandro
 farai tremar.
 ANTIGONO
                           Che dici! Ai muri intorno
 l'esercito d'Epiro...
 BERENICE
                                     È già distrutto.
700Agenore il tuo duce intera palma
 ne riportò. Dal messaggier, che ascoso
 non lungi attende, il resto udrai. T'affretta,
 che assalir la città non ponno i tuoi,
 finché pegno vi resti.
 ANTIGONO
                                         Onde soccorso
705ebbe Agenore mai?
 BERENICE
                                       Dal suo consiglio,
 dall'altrui fedeltà, dal negligente
 fasto de' vincitori. Ei del conflitto
 unì gli avanzi inosservato e venne
 il primo fallo ad emendar.
 ANTIGONO
                                                  Di forze
710tanto inegual, no, non potea...
 BERENICE
                                                        Con l'arte
 il colpo assicurò. Fiamme improvvise
 ei sparger fe' da fida mano ignota
 fra le navi d'Epiro. In un momento
 portò gl'incendi il vento
715di legno in legno; e le terrestri schiere
 già correano al soccorso. Allor feroci
 entran nel campo i tuoi; quelli non sanno
 chi gli assalisca; e fra due rischi oppressi
 cadono irresoluti
720senza evitarne alcuno. All'armi invano
 gridano i duci; il bellicoso invito
 atterrisce o non s'ode. Altri lo scampo
 non cerca, altri nol trova. Il suon funesto
 del ripercosso acciar, gli orridi carmi
725di mille trombe, le minacce, i gridi
 di chi ferisce o muor, le fiamme, il sangue,
 la polve, il fumo e lo spavento abbatte
 i più forti così che un campo intero
 di vincitor vinto si trova e tutto
730sui trofei che usurpò cade distrutto.
 DEMETRIO
 Oh numi amici!
 ANTIGONO
                                 Oh amico ciel! Si vada
 la vittoria a compir. (Volendo partire)