Siroe re di Persia, Roma, Leone, 1727

 SCENA XVII
 
 MEDARSE
 
 MEDARSE
 Gran cose io tento e l'intrapreso inganno
 mostra il premio vicino. In mezzo a tanti
600perigliosi tumulti io non pavento.
 Non si commetta al mar chi teme il vento.
 
    Fra l'orror de la tempesta
 che a le stelle il volto imbruna,
 qualche raggio di fortuna
605già comincia a scintillar.
 
    Dopo sorte sì funesta
 sarà placida quest'alma.
 E godrà tornata in calma
 i perigli a rammentar.
 
 Fine dell’atto primo