Siroe re di Persia, Roma, Leone, 1727

 SCENA XII
 
 LAODICE, EMIRA e detti
 
 LAODICE
 Eccomi a' cenni tuoi.
 COSROE
                                         Siroe m'ascolta.
 Questa è l'ultima volta
 ch'offro uno scampo, abbi Laodice e il trono,
1040se vuoi parlar, ma se tacer pretendi
 in carcere crudel la morte attendi.
 Resti Idaspe in mia vece; a lui confida
 l'autor del fallo; in libertà ti lascio
 pochi momenti, in tuo favor gli adopra.
1045Ma se il fulmine poi cader vedrai
 la colpa è tua, che trattener nol sai.
 
    Tu di pietà mi spogli,
 tu desti il mio furor,
 tu solo, o traditor,
1050mi fai tiranno.
 
    Non dirmi, no, spietato;
 è il tuo crudel desio,
 ingrato, e non son io
 che ti condanno. (Parte)