Attilio Regolo, Torino, Reale, 1757

 SCENA V
 
 REGOLO ed ATTILIA
 
 REGOLO
 E Publio non ritorna!
 E Manlio... Ahimè! Che rechi mai sì lieta,
 sì frettolosa, Attilia?
 ATTILIA
                                        Il nostro fato
1085già dipende da te; già cambio o pace,
 fida a' consigli tuoi,
 Roma non vuol; ma rimaner tu puoi.
 REGOLO
 Sì; col rossor...
 ATTILIA
                              No; su tal punto il sacro
 Senato pronunciò. L'arbitro sei
1090di partir, di restar. Giurasti in ceppi
 né obbligar può sé stesso
 chi libero non è.
 REGOLO
                                 Libero è sempre
 chi sa morir. La sua viltà confessa
 chi l'altrui forza accusa.
1095Io giurai perché volli;
 voglio partir perché giurai.