Siroe re di Persia, Roma, Leone, 1727

 SCENA II
 
 LAODICE e detti
 
 LAODICE
 Mio re che fai? Freme a la regia intorno
 un sedizioso stuol che Siroe chiede.
 COSROE
1185L'avrà, l'avrà. Già d'un mio fido al braccio
 la sua morte è commessa e forse adesso
 per l'aperte ferite
 fugge l'anima rea, così gliel rendo.
 LAODICE
 Misera me, che intendo!
1190E che facesti mai?
 COSROE
 Che feci? Io vendicai
 l'offesa maestà, l'amore offeso,
 i tuoi torti ed i miei.
 LAODICE
 Ah che ingannato sei. Sospendi il cenno.
1195Nell'amor tuo giammai
 il prence non t'offese, io t'ingannai.
 COSROE
 Che dici!
 LAODICE
                    Amore invano
 chiesi da Siroe e il suo disprezzo io volli
 coll'accusa punir.
 COSROE
                                  Tu ancor tradirmi?
 LAODICE
1200Sì Cosroe, ecco la rea,
 questa s'uccida e l'innocente viva.
 COSROE
 Innocente chi vuol la morte mia!
 Viva chi t'innamora!
 È reo di fellonia,
1205è reo perché ti piacque e vuo' che mora.
 LAODICE
 La vita d'un tuo figlio è sì gran dono
 ch'io temeraria sono
 se spero d'ottenerlo! A che giovate
 sembianze sfortunate!
1210Se placarti non sanno
 mai non m'amasti e fu l'amore inganno.
 COSROE
 Purtroppo anima ingrata io t'adorai.
 Fin della Persia al trono
 sollevarti volea né tutto ho detto.
1215Ho mille cure in petto,
 ti conosco infedele
 e pur, chi 'l crederia, nell'alma io sento
 che sei gran parte ancor del mio tormento.
 LAODICE
 Dunque alle mie preghiere
1220cedi o signor, sia salvo il prence e poi
 uccidimi se vuoi, sarò felice
 se il mio sangue potrà...
 COSROE
                                              Parti Laodice.
 Chiedendo la sua vita
 colpa gli accresci e il tuo pregar m'irrita.
 LAODICE
 
1225   Se il caro figlio
 vede in periglio
 diventa umana
 la tigre ircana
 e lo difende
1230dal cacciator.
 
    Più fiero core
 del tuo non vidi.
 Non senti amore,
 la prole uccidi,
1235empio ti rende
 cieco furor. (Parte)