Siroe re di Persia, Roma, Leone, 1727

 SCENA V
 
 COSROE e ARASSE
 
 COSROE
1345Ove son! Che m'avvenne! E vivo ancora!
 ARASSE
 Consolati signor. Pensa per ora
 a conservarti il vacillante impero,
 pensa alla pace tua.
 COSROE
                                      Pace non spero.
 Ho nemici i vassalli,
1350ho la sorte nemica. Il cielo istesso
 astri non ha per me che sian felici
 ed io sono il peggior de' miei nemici.
 
    Gelido in ogni vena
 scorrer mi sento il sangue;
1355l'ombra del figlio esangue
 m'ingombra di terror.
 
    E per maggior mia pena
 vedo che fui crudele
 a un'anima fedele,
1360a un innocente cor. (Parte)