Siroe re di Persia, Roma, Leone, 1727

 SCENA IX
 
  Luogo angusto e racchiuso nel castello destinato per carcere a Siroe.
 
 SIROE, poi EMIRA
 
 SIROE
1415Son stanco ingiusti numi
 di soffrir l'ira vostra. A che mi giova
 innocenza e virtù; s'opprime il giusto,
 s'inalza il traditor. Se i merti umani
 così bilancia Astrea,
1420o regge il caso o l'innocenza è rea.
 EMIRA
 Arasse non mentì, vive il mio bene.
 SIROE
 Ed Emira fra tanti
 rigorosi custodi a me si porta?
 EMIRA
 Quest'impronto real fu la mia scorta.
 SIROE
1425Come in tua man?
 EMIRA
                                     L'ebbi da Cosroe istesso.
 SIROE
 Se del mio fato estremo
 scelse te per ministra il genitore
 per così bella morte
 io perdono alla sorte il suo rigore.
 EMIRA
1430Senti Emira qual sia.