Il re pastore, Vienna, Albrizzi, 1751

 SCENA VI
 
 ELISA sommamente allegra e frettolosa, poi AMINTA
 
 ELISA
 Oh lieto giorno, oh me felice, oh caro
 mio genitor! Ma... Dove andò? Pur dianzi
 qui lo lasciai. Sarà là dentro. Aminta!
205Aminta... Oh stolta? Or mi sovviene; è l'ora
 d'abbeverar la greggia. Al fonte io deggio
 e non qui ricercarne... E s'ei tornasse
 per altra via? Qui dee venir. S'attenda;
 e si riposi; io n'ho grand'uopo. Oh come (Siede)
210mi balza il cor? Non mi credea che tanto
 affannasse un piacer... Eccolo... Ha scossi
 alcun quei rami... È il mio Melampo. Ah questo
 è un eterno aspettar! No; non poss'io (In atto di partire)
 tranquilla in questa guisa
215più rimaner. (In atto di partire)
 AMINTA
                            Dove t'affretti Elisa.
 ELISA
 Ah tornasti una volta. Andiamo.
 AMINTA
                                                            E dove?
 ELISA
 Al genitor.
 AMINTA
                       Dunque ei consente...
 ELISA
                                                                Il core
 non m'ingannò. Sarai mio sposo, e prima
 che il sol tramonti. Impaziente il padre
220n'è al par di noi. D'un così amabil figlio
 superbo e lieto... Ei tel dirà. Vedrai
 dall'accoglienze sue... Vieni.
 AMINTA
                                                     Ah ben mio
 lasciami respirar. Pietà d'un core
 che fra le gioie estreme...
 ELISA
225Deh non tardiam; respireremo insieme. (In atto di partire)