Il re pastore, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA V
 
 TAMIRI sola
 
 TAMIRI
 No; voi non siete, o dei,
 quanto finor credei,
 inclementi con me. Cangiaste, è vero,
190in capanna il mio soglio, in rozzi velli
 la porpora real; ma fido ancora
 l'idol mio ritrovai;
 pietosi dei, voi mi lasciaste assai.
 
    Di tante sue procelle
195già si scordò quest'alma;
 già ritrovò la calma
 sul volto del mio ben.
 
    Tra l'ire delle stelle
 se palpitò d'orrore,
200or di contento il core
 va palpitando in sen. (Parte)