Il re pastore, Torino, Reale, 1757

 SCENA VI
 
 AGENORE solo
 
 AGENORE
535Oh inaspettato, oh fiero colpo! Ah troppo,
 troppo, o numi inclementi,
 trascendeste i miei voti. Io non chiedea
 tanto da voi. Misero me! Ti perdo,
 bella Tamiri, e son cagione io stesso
540della perdita mia. Folle ch'io fui!
 Ben preveder dovea... Come! Ti penti,
 Agenore infelice,
 d'un atto illustre? E tu sei quel che tanta
 virtude ostenta? E quel tu sei che ardisce
545di correggere i re? Torna in te stesso
 e grato ai numi... Ah rimirar potrai
 la tua bella speranza ad altri in braccio
 senza morir? No; ma la scusa è indegna,
 o Agenore, di te. Se ami la vita
550men dell'onor, se più Tamiri adori
 che il tuo piacer, guidala in trono e mori.