Il re pastore, Torino, Reale, 1757

 SCENA VIII
 
 ELISA e detti
 
 ELISA
 Ah giustizia, signor, pietà, mercede!
 ALESSANDRO
 Chi sei? Che brami?
 ELISA
                                         Io sono Elisa. Imploro
 d'Alessandro il soccorso
 a pro d'un core ingiustamente oppresso.
 ALESSANDRO
820Contro chi mai?
 ELISA
                                 Contro Alessandro istesso.
 ALESSANDRO
 Che ti fece Alessandro?
 ELISA
                                             Egli m'invola
 ogni mia pace, ogni mio ben; d'affanno
 ei vuol vedermi estinta.
 D'Aminta io vivo; ei mi rapisce Aminta.
 ALESSANDRO
825Aminta! E qual ragione
 hai tu sopra di lui?
 ELISA
                                      Qual? Da bambina
 ebbi il suo core in dono; e fino ad ora
 sempre quel core ho posseduto in pace.
 È un ingiusto, è un rapace
830chi ne dispon, s'io non lo cedo; ed io
 la vita cederò, non l'idol mio.
 ALESSANDRO
 Colui che il cor ti diè, ninfa gentile,
 era Aminta il pastore; a te giammai
 Abdolonimo il re non diede il core.