L’eroe cinese, Vienna, van Ghelen, 1752

 SCENA VI
 
 ULANIA sola
 
 ULANIA
 Chi vuol che di follia sia segno espresso
 il confidar sé stesso
 al dubbio mar degli amorosi affanni,
 vegga prima Minteo; poi mi condanni.
 
840   Se per tutti ordisce amore
 così amabili catene,
 è ben misero quel core
 che non vive in servitù.
 
    Son diletto ancor le pene
845d'un felice prigioniero,
 quando uniscono l'impero
 la bellezza e la virtù. (Parte)