L’eroe cinese, Torino, Reale, 1757

 SCENA IX
 
 LISINGA sola
 
 LISINGA
 E non sogno? Ed è vero?
 Sì, del cinese impero
 ecco il mio ben diventa erede. È chiaro
285l'arcano ch'io temea. Sponde felici (Trasportata)
 dove appresi ad amar, dunque io non deggio
 abbandonarvi più? Dunque, o Siveno,
 sempre teco vivrò? Dunque... Ah con tanto
 impeto... affetti miei...
290al cor non vi affollate. Io... ne morrei.
 
    Agitata per troppo contento
 gelo, avvampo, confonder mi sento
 fra i deliri d'un dolce pensier.
 
    Ah qual sorte di nuovo tormento
295è l'assalto di tanto piacer? (Parte)
 
 Fine dell’atto primo