La Nitteti, Madrid, s. n., 1756

 SCENA X
 
 NITTETI e BUBASTE
 
 NITTETI
 Se lasciasse Sammete
 un solo in libertà de' miei pensieri,
750Amenofi l'avria. Degno è d'amore
 quel tenero rispetto
 con cui celando in petto
 le sue fiamme segrete...
 BUBASTE
 Amenofi dov'è? (Con gran fretta)
 NITTETI
                                 Cerca Sammete.
 BUBASTE
755Dunque ad Amasi io volo.
 NITTETI
                                                  Odi. Che rechi?
 Donde vieni? Che fu?
 BUBASTE
                                           Temo, o Nitteti,
 qualche fiero disastro.
 NITTETI
                                           Onde la tema?
 BUBASTE
 Volle Beroe da me d'Iside a' sacri
 recinti esser condotta.
760Io l'ubbidii; ma nel tornar dal tempio,
 in Sammete m'avvenni. Ah principessa,
 se veduto l'avessi... Io tremo ancora
 riandandone l'idea.
 Forsennato correa; chiedea seguaci;
765scotea nudo l'acciar; torbido il volto,
 scomposto il manto, il crin, parea dal ciglio
 vibrar folgori ardenti;
 fremea piangendo e confondea gli accenti.
 NITTETI
 E scelto ha Beroe istessa...
 BUBASTE
770Perdona, o principessa; erro s'io resto.
 Può troppo un breve indugio esser funesto. (Parte in fretta)
 NITTETI
 Misera! Quai ruine un mio geloso
 sconsigliato trasporto
 può cagionar! Taciuto avessi, oh dio!
775Fu cieco il conduttier, fui cieca anch'io.
 
    Se fra gelosi sdegni
 v'è alcun che soffra e taccia,
 deh per pietà m'insegni
 come si può tacer.
 
780   Come si tiene ascoso
 quell'impeto geloso
 che tutti esprime in faccia
 i moti del pensier. (Parte)