Nitteti, Torino, Reale, 1757

 SCENA PRIMA
 
  Logge adornate di statue, con magnifiche scale che conducono a’ giardini reali.
 
 AMASI e NITTETI, poi BUBASTE
 
 NITTETI
 E fia vero, o mio re? Varran sì poco
 dunque nel cor d'un padre
890i dritti di natura? Un figlio...
 AMASI
                                                       Un figlio,
 che pria di me se gli scordò, non merta
 ch'io gli rammenti. È reo di morte...
 NITTETI
                                                                    È reo;
 ma non l'istessa han sempre i falli istessi
 velenosa sorgente. È reo; ma sai
895che non ribelle avidità d'impero,
 non disprezzo de' numi, odio del padre
 gli armò la man. Fu giovanil furore,
 fu cecità d'amore. E chi può dirsi
 di tal colpa innocente? Ei Beroe adora;
900ei la perdea. Tu non conosci appieno
 qual virtù, qual bellezza il figlio accese.
 Ah son grandi, o signor, le sue difese.
 AMASI
 Beroe m'è nota; e più di quel che credi
 padre son io; ma di giustizia io deggio,
905non di deboli affetti
 oggi prove all'Egitto. Oggi conversi
 tutti son gli occhi in me. Da me ciascuno...
 NITTETI
 Ciascun da te dimanda
 clemenza e non rigor. Mostrati e udrai
910delle supplici voci a pro del figlio
 il grido universal. Se a te non puoi,
 donalo al comun voto,
 donalo al mio. Dal tuo favor, da tante
 tue regie offerte autorizzata assai
915ad implorar mi credo,
 signor, grazie da te. Questa io ti chiedo.
 AMASI
 Olà. D'Aprio una figlia
 dà legge, allor che implora. Olà, Bubaste
 all'oscuro recinto,
920ov'è Sammete, affretta il passo.
 NITTETI
                                                           (Ho vinto).
 AMASI
 Digli che salvo il vuole
 Nitteti offesa e ch'io consento a patto
 che grato ei sia. Purché ad offrirle in dono
 venga il cor con la destra, io gli perdono.
 NITTETI
925(Ohimè!)
 BUBASTE
                     Volo. (Volendo partire)
 NITTETI
                                 Che fai? Questo è castigo,
 Amasi, e non perdono. Io mai non chiesi
 prezzo dell'opra mia.
 AMASI
                                         Ma l'opra istessa
 il chiede assai.
 NITTETI
                              Dunque m'ascolta. (Ah tutto
 per salvarlo si tenti). Invan tu fai
930d'un infelice figlio
 violenza all'amor. Sempre sarebbe,
 bench'ei cedesse, il tuo pensier deluso.
 Io (soffritelo affetti) io lo ricuso.
 AMASI
 Ricusalo, se vuoi; ma venga ed offra
935materia al tuo rifiuto.
 NITTETI
                                          Inutil cura.
 AMASI
 Ah generosa! Invano
 la tua celar pretendi
 ingegnosa pietà. Vuoi salvo il figlio,
 ostinato il conosci e di sottrarlo
940al cimento proccuri. Io, che t'ammiro,
 secondarti non deggio. I sensi miei,
 Bubaste, udisti. A lui gli reca e torna
 a me co' suoi. (Parte Bubaste)
 NITTETI
                             Dunque?
 AMASI
                                                 Ho deciso. O ceda
 o aspetti il suo castigo.
 NITTETI
                                            (Ah di salvarlo
945facciam l'ultime prove). (In atto di partire)
 AMASI
 Dove, Nitteti?
 NITTETI
                             Ad arrossirmi altrove. (Parte)