Nitteti, Torino, Reale, 1757

 SCENA VI
 
  Fondo oscuro di antica torre, chiuso in varie parti da rugginosi cancelli che lasciano vedere in lontano le rovinose scale per cui vi si scende.
 
 BEROE e SAMMETE disarmato
 
 SAMMETE
 Come! Sposo a Nitteti (Turbato)
 Beroe mi vuol?
 BEROE
                               Sì, caro prence, e prima (Sollecita e affannata)
 che il sol giunga all'occaso. Or non si tratta
 di grado, di decoro,
1060di ragion, di dover. Quest'imeneo
 della tua vita è il solo prezzo. Al padre
 io l'ho promesso e il fatal colpo appena
 ho sospeso così. Non v'è più tempo
 d'esaminar. Salvati, vivi, io prego,
1065io consiglio, io comando.
 SAMMETE
                                               E ad altra sposa (Con ironia lenta ed amara)
 tranquillamente in braccio...
 BEROE
                                                      Ah tu non dei (Con tenerezza)
 saper com'io mi senta
 in questo punto il cor.
 SAMMETE
                                           La tua costanza
 lo palesa abbastanza.
 BEROE
                                         E ben se vuoi, (Con rassegnazione affettata)
1070credi pur ch'io non t'amo. Al nuovo laccio
 per punirmi t'affretta;
 conserva la tua vita e sia vendetta.
 SAMMETE
 Non è facile impresa
 l'imitarti, o crudel.
 BEROE
                                     Sarei pietosa,
1075se spirar ti vedessi? Ah prence amato, (Con passione)
 volan gl'istanti; il re m'attende. Ah cedi
 al padre, al fato, al mio dolor.
 SAMMETE
                                                       Ch'io stringa (Con ammirazione)
 sposo altra man...
 BEROE
                                   Sì la tua Beroe il vuole. (Con dolcezza ed affetto)
 L'arbitra, mel dicesti,
1080son pur io del tuo cor.
 SAMMETE
                                          Che pena! (Dubbioso)
 BEROE
                                                               Io tremo,
 io palpito, io mi sento
 tutto il sangue gelar nel tuo periglio.
 Prence, pietà. La chiedo (Tenerissima)
 per quei teneri sguardi,
1085per quei sospiri, onde a parlar fra loro
 hanno ne' primi istanti
 le nostre incominciato anime amanti.
 SAMMETE
 Oimè!
 BEROE
                Sì, lo conosco, (Con ilarità e fretta)
 sei già disposto a consolarmi. Al padre
1090del lieto avviso apportatrice io volo. (In atto di partire)
 SAMMETE
 Ferma, Beroe. (Con premura ansiosa)
 BEROE
                              Perché?
 SAMMETE
                                               Troppo pretendi. (Risoluto)
 Io non posso; io non voglio; io di Nitteti,
 rovini il ciel, non sarò mai consorte.
 BEROE
 Dunque della tua morte (Grave, torbida e lenta)
1095spettatrice mi vuoi? No; (Si slontana) questa pena
 per un'anima fida è troppo amara.
 Guarda, se non lo sai; guardami e impara. (Snuda uno stile)
 SAMMETE
 Fermati. (Movendosi per avvicinarsi e trattenerla)
 BEROE
                     Affretti il colpo, (Solleva il braccio in atto di ferirsi)
 se d'un passo t'appressi.
 SAMMETE
                                               Ah Beroe, ah cara (Arrestandosi)
1100parte dell'alma mia,
 pietà.
 BEROE
              Quella che ottenni
 ti rendo, ingrato. (In atto di ferirsi)
 SAMMETE
                                   Ah no; prescrivi, imponi, (Slontanandosi)
 di' qual mi brami.
 BEROE
                                     Ubbidiente al padre, (Con autorità)
 fido sposo a Nitteti e de' tuoi giorni
1105rispettoso custode.
 SAMMETE
                                     E ben, deponi (Con sommissione)
 dunque, o cara, l'acciar. Pronto son io
 tutto, tutto a compir.
 BEROE
                                         Giuralo. (Autorevole come sopra)
 SAMMETE
                                                           Oh dio! (In atto supplichevole)
 Che tirannia! Beroe, mia vita...
 BEROE
                                                           Ingrato! (Grave, torbida e minacciosa)
 Dunque delusa io sono,
1110se di te m'assicuro?
 Ah vedimi morir. (Risoluta in atto di ferirsi)
 SAMMETE
                                    Fermati; io giuro.
 Getta quel ferro. Esecutor fedele
 sarò de' cenni tuoi. Lo giuro a' numi;
 lo giuro a te, cor mio.
 BEROE
1115(Oh vittoria crudel!) (Getta lo stile e s’abbandona come stanca) Sammete, addio. (In atto di partire)
 SAMMETE
 Dove sì presto?
 BEROE
                               Al re.
 SAMMETE
                                            Sentimi almeno,
 pria che a lui t'incammini.
 BEROE
 No, prence. I suoi confini
 ha la nostra virtù. N'arrischia il frutto
1120chi quelli eccede. È l'abusarne ormai
 temerità. Fu cimentata assai.
 
    Bramai di salvarti;
 già salvo ti vedo.
 Dal ciel più non chiedo;
1125mi basta così.
 
    Vuoi grato mostrarti?
 Del duol tuo funesto
 proccura che questo
 sia l'ultimo dì. (Parte)