Il trionfo di Clelia, Vienna, van Ghelen, 1762

 SCENA II
 
 LARISSA e detti
 
 TARQUINIO
50Qual fausto amico nume
 m'offre il fulgor della mia bella face!
 Principessa! Idol mio!
 CLELIA
                                           (Che cor fallace!)
 LARISSA
 Il sacro nodo ancora
 non ne stringe o Tarquinio; e troppo è questa
55amorosa favella
 sollecita per noi.
 TARQUINIO
                                 Deh non sdegnarti
 se gli affetti loquaci
 ribelli al mio dover...
 LARISSA
                                         Gli affrena e taci.
 TARQUINIO
 
    Sì tacerò se vuoi;
60rispetto i cenni tuoi;
 ma so che chi m'accende
 intende il mio tacer.
 
    Peno tacendo è vero;
 ma nel penar contento
65penso che il mio tormento
 almeno è suo piacer. (Parte)