Il trionfo di Clelia, Vienna, van Ghelen, 1762

 SCENA VII
 
 CLELIA sola
 
 CLELIA
205Grazie o dei protettori, è vostro dono
 questa pace ch'in petto
 mi rinasce improvvisa. Io già risento
 del valor dello sposo,
 del gran genio di Roma
210gli eroici inviti e li secondo. Io miro
 con disprezzo ogni rischio; e non pavento
 che possano atterrarmi
 la perfidia o il furor, l'insidie o l'armi.
 
    Tempeste il mar minaccia;
215l'aria di nembi è piena;
 ma l'alma è pur serena,
 ma disperar non sa.
 
    In caso sì funesto,
 a tanti rischi in faccia,
220un bel presagio è questo
 di mia felicità. (Parte)