Il Siroe, Venezia, Bettinelli, 1733

 SCENA II
 
 LAODICE e detto
 
 LAODICE
1155Mio re che fai? Freme alla reggia intorno
 un sedizioso stuol che Siroe chiede.
 COSROE
 L'avrà, l'avrà. Già d'un mio fido al braccio
 la sua morte è commessa e forse adesso
 per l'aperte ferite
1160fugge l'anima rea. Così gliel rendo.
 LAODICE
 Misera me, che intendo!
 E che facesti mai?
 COSROE
 Che feci? Io vendicai
 l'offesa maestà, l'amore offeso,
1165i tuoi torti ed i miei.
 LAODICE
 Ah che ingannato sei. Sospendi il cenno.
 Nell'amor tuo giammai
 il prence non t'offese, io t'ingannai.
 COSROE
 Che dici!
 LAODICE
                    Amore invano
1170chiesi da Siroe, il suo disprezzo io volli
 con l'accusa punir.
 COSROE
                                     Tu ancor tradirmi?
 LAODICE
 Sì, Cosroe, ecco la rea,
 questa s'uccida e l'innocente viva.
 COSROE
 Innocente chi vuol la morte mia?
1175Viva chi t'innamora?
 È reo di fellonia,
 è reo perché ti piacque e vuo' che mora.
 LAODICE
 La vita d'un tuo figlio è sì gran dono
 ch'io temeraria sono
1180se spero d'ottenerlo! A che giovate
 sembianze sfortunate?
 Se placarti non sanno,
 mai non m'amasti e fu l'amore inganno.
 COSROE
 Purtroppo, anima ingrata, io t'adorai.
1185Fin della Persia al trono
 sollevarti volea; né tutto ho detto.
 Ho mille cure in petto,
 ti conosco infedele
 e pur, chi 'l crederia? nell'alma io sento
1190che sei gran parte ancor del mio tormento.
 LAODICE
 Dunque alle mie preghiere
 cedi, o signor. Sia salvo il prence e poi
 uccidimi se vuoi. Sarò felice
 se il mio sangue potrà...
 COSROE
                                              Parti, Laodice.
1195Chiedendo la sua vita,
 colpa gli accresci e il tuo pregar m'irrita.
 LAODICE
 
    Se il caro figlio
 vede in periglio
 diventa umana
1200la tigre ircana
 e lo difende
 dal cacciator.
 
    Più fiero core
 del tuo non vidi,
1205non senti amore,
 la prole uccidi,
 empio ti rende
 cieco furor. (Parte)