Il trionfo di Clelia, Parigi, Hérissant, 1781

 SCENA II
 
 ORAZIO solo
 
 ORAZIO
 
    Dei di Roma, ah perdonate
435se il mio duol mostro all'aspetto,
 nello svellermi dal petto
 sì gran parte del mio cor.
 
    Avrà l'alma, avrà la palma
 de' più cari affetti suoi;
440ma è ben dura anche agli eroi
 questa specie di valor.
 
 Alla tua tenerezza
 donasti Orazio assai; ceda una volta
 l'amante al cittadin. Si cangia in colpa
445ormai l'indugio. Il suo destin sia noto
 alla mia Clelia alfin. Clelia è romana
 e per la patria anch'essa
 saprà... Ma viene. Ah perché mai s'affretta
 agitata così! L'indegno patto
450alcun le fe' palese.