Il Siroe, Venezia, Bettinelli, 1733

 SCENA XII
 
 SIROE, EMIRA e MEDARSE
 
 MEDARSE
 Numi! Ogniun mi abbandona.
 EMIRA
                                                          Andiamo, o caro, (A Siroe)
 dell'amica fortuna
1440non si trascuri il dono.
 Siegui i miei passi, ecco la via del trono.
 SIROE
 È pur vero, idol mio,
 che non mi sei nemica? Oh dio! Che pena
 il crederti infedele.
 EMIRA
                                      E tu potesti
1445dubitar di mia fé?
 SIROE
                                     Perdona, o cara.
 Tanto in odio alle stelle oggi mi vedo
 che per mio danno ogn'impossibil credo.
 EMIRA
 
    Ch'io mai vi possa
 lasciar d'amare
1450non lo credete,
 pupille care,
 né men per gioco
 v'ingannerò.
 
    Voi foste e siete
1455le mie faville
 e voi sarete,
 care pupille,
 il mio bel foco
 finch'io vivrò. (Parte)