Romolo ed Ersilia, Vienna, van Ghelen, 1765

 SCENA V
 
 VALERIA sola
 
 VALERIA
 Per chi piangi o Valeria? Ah questo pianto (Si leva)
 partecipe ti rende
 dell'altrui reità. Rammenta alfine
910d'Acronte i falli, i torti tuoi. Risveglia
 la tua virtù; scordati un empio... Oh dio
 sparger così d'oblio
 l'ardor che un'alma ha per gran tempo accesa,
 è difficile, è dura, è lunga impresa.
 
915   Un istante al cor talora
 basta sol per farsi amante;
 ma non basta un solo istante
 per uscir di servitù.
 
    L'augellin dal visco uscito
920sente il visco fra le piume;
 sente i lacci del costume
 una languida virtù. (Parte)