Romolo ed Ersilia, Torino, Reale, 1768

 SCENA VI
 
 CURZIO solo
 
 CURZIO
 E volontaria Ersilia
 fatta è romana! Ah fra le mie sventure
 questa finora io non contai. Spergiura,
 perfida, il tuo castigo
240speri indarno evitar! Non ha la terra
 un asilo per te. Non sei sicura
 dal furor che mi muove,
 al fianco al nuovo sposo, in braccio a Giove.
 
    Molli affetti, dall'alma fuggite;
245ch'io son padre per or non mi dite,
 debolezze d'un tenero amor.
 
    Fra le smanie, onde oppresso mi sento,
 non rammento ch'io son genitor. (Parte)