Romolo ed Ersilia, Torino, Reale, 1768

 SCENA V
 
 VALERIA sola
 
 VALERIA
 Per chi piangi, o Valeria? Ah questo pianto (Si leva)
 partecipe ti rende
 dell'altrui reità. Rammenta alfine
910d'Acronte i falli, i torti tuoi. Risveglia
 la tua virtù, scordati un empio... Oh dio!
 Sparger così d'obblio
 l'ardor, che un'alma ha per gran tempo accesa,
 è difficile, è dura, è lunga impresa.
 
915   Un istante al cor talora
 basta sol per farsi amante;
 ma non basta un solo istante
 per uscir di servitù.
 
    L'augellin dal visco uscito
920sente il visco fra le piume;
 sente i lacci del costume
 una languida virtù. (Parte)