Il Ruggiero o vero L’eroica gratitudine, Parigi, Hérissant, 1781

 SCENA VI
 
 RUGGIERO e CLOTILDE
 
 RUGGIERO
625In odio al mio bel nume
 no, viver non poss'io. Seguirla io voglio;
 voglio almeno al suo piè...
 CLOTILDE
                                                 Gl'impeti primi
 d'un irritato amore
 non affrettarti a trattener. Sé stesso
630indebolisce il fiume, il suo furore
 se sfoga in libertà.
 RUGGIERO
                                    Ma intanto, oh dio!
 ella freme, s'affanna
 e mi crede infedele.
 CLOTILDE
                                       Io le tempeste
 di quell'alma agitata
635tenterò di calmar.
 RUGGIERO
                                    Sì, principessa,
 pietà di lei, pietà di me. Procura
 di raddolcir l'affanno suo; t'adopra
 a placarla con me. Dille ch'io l'amo,
 che sarà, che fu sempre
640l'unico mio pensier; spiegale il mio
 lagrimevole stato in cui mi vedi;
 dille...
 CLOTILDE
               Non più; tutto dirò; t'accheta;
 fidati a me.
 RUGGIERO
                         Del tuo bel cor mi fido;
 ma poco è quel ch'io spero;
645quello sdegno è sì fiero...
 CLOTILDE
                                                Ah quello sdegno
 ben più che di pietà d'invidia è degno.
 
    Lo sdegno ancor che fiero
 sempre non è periglio;
 quando d'amore è figlio
650ei riproduce amor.
 
    Mai dal furor del vento
 un grande incendio è vinto;
 spesso ti sembra estinto
 quando si fa maggior. (Parte)