Siroe, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA XV
 
  Gran piazza di Seleucia con veduta del palazzo reale e con apparato magnifico ordinato per la coronazione di Medarse che poi serve per quella di Siroe. Nell’aprir della scena si vede una mischia tra i ribelli e le guardie reali, le quali sono rincalzate e fuggono.
 
 COSROE, EMIRA e SIROE l’uno dopo l’altro, con spada nuda, indi ARASSE con tutto il popolo. Cosroe difendendosi da alcuni congiurati cade
 
 COSROE
 Vinto ancor non son io.
 EMIRA
 Arrestatevi, amici, il colpo è mio.
 SIROE
 Ferma, Emira che fai! Padre, io son teco.
1495Non temere.
 EMIRA
                          Empio ciel!
 COSROE
                                                  Figlio, tu vivi!
 SIROE
 Io vivo e posso ancora
 morir per tua difesa.
 COSROE
                                         E chi fu mai
 che serbò la tua vita?
 ARASSE
                                         Io la serbai.
 Libero il prence io volli,
1500non oppresso il mio re. Di più non chiede
 il popolo fedel. Se il tuo contento
 non fa la mia discolpa,
 puoi la colpa punir.
 COSROE
                                      Che bella colpa!