Siroe, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA XVII
 
 MEDARSE
 
 MEDARSE
 Gran cose io tento; e l'intrapreso inganno
585mostra il premio vicino. In mezzo a tanti
 perigliosi tumulti io non pavento.
 Non si commetta al mar chi teme il vento.
 
    Fra l'orror della tempesta
 che alle stelle il volto imbruna,
590qualche raggio di fortuna
 già comincia a scintillar.
 
    Dopo sorte sì funesta
 sarà placida quest'alma
 e godrà tornata in calma
595i perigli rammentar. (Parte)
 
 Fine dell’atto primo