Siroe, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA XII
 
 SIROE, EMIRA e MEDARSE
 
 MEDARSE
 Numi! Ognun m'abbandona.
 EMIRA
                                                       Andiamo, o caro.
 Dell'amica fortuna
 non si trascuri il dono.
 Siegui i miei passi; ecco la via del trono.
 SIROE
1440È pur vero, idol mio,
 che non mi sei nemica? Oh dio! Che pena
 il crederti infedele!
 EMIRA
                                      E tu potesti
 dubitar di mia fé?
 SIROE
                                     Perdona, o cara;
 tanto in odio alle stelle oggi mi vedo
1445che per mio danno ogn'impossibil credo.
 EMIRA
 
    Ch'io mai vi possa
 lasciar d'amare
 non lo credete,
 pupille care;
1450né men per gioco
 v'ingannerò.
 
    Voi foste e siete
 le mie faville
 e voi sarete,
1455care pupille,
 il mio bel foco
 finch'io vivrò. (Parte)