Siroe, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA XV
 
  Gran piazza di Seleucia con veduta del palazzo reale e con apparato magnifico, ordinato per la coronazione di Medarse, che poi serve per quella di Siroe. Nell’aprir della scena si vede una mischia tra i ribelli e le guardie reali, le quali sono rincalzate e fuggono.
 
 COSROE, EMIRA e SIROE l’uno dopo l’altro, con ispada nuda; indi ARASSE con tutto il popolo. Cosroe, difendendosi da alcuni congiurati, cade
 
 COSROE
1490Vinto ancor non son io.
 EMIRA
 Arrestatevi, amici; il colpo è mio.
 SIROE
 Ferma, Emira; che fai? Padre, io son teco;
 non temer.
 EMIRA
                        Empio ciel!
 COSROE
                                                Figlio, tu vivi!
 SIROE
 Io vivo e posso ancora
1495morir per tua difesa.
 COSROE
                                         E chi fu mai
 che serbò la tua vita?
 ARASSE
                                         Io la serbai.
 Libero il prence io volli,
 non oppresso il mio re. Di più non chiede
 il popolo fedel. Se il tuo contento
1500non fa la mia discolpa,
 puoi la colpa punir.
 COSROE
                                      Che bella colpa!