Catone in Utica, Roma, Bernabò, 1728

 SCENA XIV
 
 MARZIA, EMILIA e ARBACE
 
 MARZIA
1245Sarete paghi alfin. Volesti al padre (Ad Arbace)
 vedermi in odio? Eccomi in odio. Avesti (Ad Emilia)
 desio di guerra? Eccoci in guerra. Or dite,
 che bramate di più?
 ARBACE
                                        M'accusi a torto.
 Tu mi togliesti, il sai,
1250la legge di tacer.
 EMILIA
                                 Io non t'offendo
 se vendette desio.
 MARZIA
                                    Ma uniti intanto
 contro me congiurate.
 Ditelo che vi feci, anime ingrate.
 
    So che godendo vai
1255del duol che mi tormenta.
 Ma lieto non sarai, (Ad Arbace)
 ma non sarai contenta, (Ad Emilia)
 voi penerete ancor.
 
    Nelle sventure estreme
1260noi piangeremo insieme.
 Tu non avrai vendetta, (Ad Emilia)
 tu non sperare amor. (Ad Arbace. Parte)