Catone in Utica, Roma, Bernabò, 1728

 SCENA IV
 
 CESARE
 
 CESARE
 Del rivale all'aita
 or che Marzia abbandono ed or che il fato
1450mi divide da lei, non so qual pena
 incognita finor m'agita il petto.
 Taci importuno affetto.
 No, fra le cure mie luogo non hai,
 se a più nobil desio servir non sai.
 
1455   Quell'amor che poco accende
 alimenta un cor gentile
 come l'erbe il nuovo aprile,
 come i fiori il primo albor.
 
    Se tiranno poi si rende
1460la ragion ne sente oltraggio
 come l'erba al caldo raggio,
 come al gielo esposto il fior. (Parte)