Catone in Utica, Venezia, Buonarigo, 1729

 SCENA VII
 
 CATONE e detti
 
 CATONE
                                        Olà fermate.
 EMILIA
1385(Fato avverso!)
 CATONE
                               Che miro! Allorch'io cerco
 la fuggitiva figlia
 te in Utica ritrovo in mezzo all'armi.
 Che si vuol? Che si tenta?
 CESARE
 La morte mia ma con viltà.
 CATONE
                                                    Chi è reo
1390di sì basso pensiero?
 CESARE
 Emilia.
 CATONE
                 Emilia!
 EMILIA
                                  È vero.
 Io fra noi lo ritenni. In questo loco
 venne per opra mia. Qui voglio all'ombra
 dell'estinto Pompeo svenar l'indegno.
1395Non turbar nel più bello il gran disegno.
 CATONE
 E romana qual sei
 speri adoprar con lode
 la greca insidia e l'africana frode.
 EMILIA
 È virtù quell'inganno
1400che dall'indegna soma
 libera d'un tiranno il mondo e Roma.
 CATONE
 Non più, parta ciascuno. (La gente d’Emilia parte)
 EMILIA
                                                E tu difendi
 un ribelle così?
 CATONE
                               Suo difensore
 son per tua colpa.
 CESARE
                                   (O generoso core!) (Ripone la spada)
 EMILIA
1405Momento più felice
 pensa che non avrem.
 CATONE
                                           Parti e ti scorda
 l'idea d'un tradimento.
 EMILIA
 Veggo il fato di Roma in ogni evento. (Parte)