Didone abbandonata, Venezia, Rossetti, 1725

 SCENA IV
 
 OSMIDA
 
 OSMIDA
 Infelice, che sento!
 Ecco che in un momento
 mi lascia ogni speranza in abandono,
1145perdo gli amici e non acquisto il trono.
 
    Agitata è l'alma mia
 dalla tema e dal furor.
 
    Or m'accende ed or m'aghiaccia
 il delitto e la minaccia,
1150il rimorso ed il timor. (Parte)