Didone abbandonata, Venezia, Rossetti, 1725

 SCENA IX
 
 DIDONE e SELENE
 
 SELENE
 Ah non fidarti. Osmida
1260tu non conosci ancor.
 DIDONE
                                         Lo so purtroppo.
 A quest'eccesso è giunta
 la mia sorte tiranna,
 deggio chieder aita a chi m'inganna.
 SELENE
 Non hai fuor che in te stessa altra speranza.
1265Vanne a lui, prega e piangi,
 chi sa, forse potrai vincer quel core.
 DIDONE
 Alle preghiere, ai pianti
 Dido scender dovrà? Dido che seppe
 dalle sidonie rive
1270correr dell'onde a cimentar lo sdegno,
 altro clima cercando ed altro regno?
 Son io, son quella ancora
 che di nuove cittadi Africa ornai,
 che il mio fasto serbai
1275fra l'insidie, fra l'armi e fra i perigli
 ed a tanta viltà tu mi consigli?
 SELENE
 O scordati il tuo grado
 o abbandona ogni speme,
 amore e maestà non vanno insieme.